In questo momento, mentre scrivo, mi trovo su un lato di spiaggia del fiume Han, a Seoul. Sto ascoltando suonare alcuni gruppi koreani. È weekend e intorno a me è pieno di ragazzi e ragazze. E io ho la netta sensazione che questo paese, la Korea, esprima il meglio che l’Italia non fa più. Sono rattristato e incredulo, mentre sto passeggiando su questo lato del fiume che spacca in due la città, dove i ragazzi si riuniscono il weekend per fare pic-nic, nel leggere in Italia di stupri, morti assurde per strada e sparate no-sense dei nostri politici. E guardando questo enorme spazio verde, dall’altro lato rispetto a casa mia a Seoul, dove i ragazzi fanno pic-nic mangiando il cibo da strada, l’assurdo k-food, penso che sono stato colpito in pieno da questa che chiamano:
CRONACHE E APPUNTI SPARSI DALLA KOREA
CRONACHE E APPUNTI SPARSI DALLA KOREA
CRONACHE E APPUNTI SPARSI DALLA KOREA
In questo momento, mentre scrivo, mi trovo su un lato di spiaggia del fiume Han, a Seoul. Sto ascoltando suonare alcuni gruppi koreani. È weekend e intorno a me è pieno di ragazzi e ragazze. E io ho la netta sensazione che questo paese, la Korea, esprima il meglio che l’Italia non fa più. Sono rattristato e incredulo, mentre sto passeggiando su questo lato del fiume che spacca in due la città, dove i ragazzi si riuniscono il weekend per fare pic-nic, nel leggere in Italia di stupri, morti assurde per strada e sparate no-sense dei nostri politici. E guardando questo enorme spazio verde, dall’altro lato rispetto a casa mia a Seoul, dove i ragazzi fanno pic-nic mangiando il cibo da strada, l’assurdo k-food, penso che sono stato colpito in pieno da questa che chiamano: