In Giappone sui luoghi del buddismo di Nichiren Daishonin
SONO ANDATO SUI LUOGHI DELLA VITA E DEL BUDDISMO CHE PRATICO DA OLTRE 20 ANNI.
Sono in Giappone, visitando un po’ in pellegrinaggio come buddista, un po’ per vedere coi miei occhi da giornalista, i luoghi, legati al Buddha Nichiren Daishonin. Pratico questo buddismo da oltre venti anni e per celebrare questo anniversario mi sono recato sui luoghi che ho sempre letto e studiato sui gosho e ci ho fatto una sintesi video, che puoi vedere qui.
LA MIA FEDE, IL MIO MAESTRO.
Ho comincio questo viaggio da Osaka, dove sono arrivato il 3 Luglio, del mio ventesimo anniversario, il giorno di Maestro e Discepolo Soka: per me essere ad Osaka davanti a questo luogo che vedi in foto, in questa terra che si chiama Kansai, che ha formato la mia fede buddista e dove Daisaku Ikeda, la persona attraverso la quale ho studiato questa religione, ha dato il via a quell’ondata di propagazione che ha portato il buddismo di Nichiren in tutto il mondo, incluso me, in Italia, è stata una emozione immensa.
IL DAI-GOHONZON
Da qui, dopo una breve parentesi nei palazzi di Kyoto, l’antica capitale del Giappone, ho raggiunto la remota Taiseki-ji dove è conservato il Dai Gohonzon. Non so bene perché sono giunto fino a qua, sapendo di non poter accedere al santuario dove questo è custodito, dal momento che non sono un credente della corrente buddista Nichiren che lo custodisce. Ma sentivo che li c’era qualcosa. Così, il Karma mi fa incontrare una ragazza inglese, che mi parla di un tempietto a venti minuti da lì, nascosto nella foresta dove la leggenda - così mi dice - vuole ci sia un Gohonzon originale scritto da Nichiren.
Zaino in spalla, mi incammino, in mezzo ad una fitta vegetazione e quasi nascosto agli occhi, scopro quella che sembra una antica casa di un Samurai. Il guardiano di quel luogo mi da l’opportunità di entrare dentro li, che scopro essere un posto antichissimo… questa cosa non è presente neppure sulle mappe di Google, tenuto segreto.
Apparteneva al Signore di Ueno, il giovane Nanjo Tokimitsu, e li dentro c’è il Gohonzon, che ho potuto vedere, scritto da Nichiren al suo giovane discepolo. Per me è stato come trovare il Santo Graal.
Non importa se non ho potuto vedere il DaiGohonzon (il mandala più importante, scritto dal Budda Nichiren e probabilmente mai lo vedrò in vita mia), ma li in quella casa antichissima, che oggi è un tempietto nel mezzo di una foresta, mi sono fatto una idea di come può essere, forse più grande, ma vedendo quello dato da Nichiren a Nanjo, scritto di suo pugno, posso immaginare ora come sia fatto.
MINOBU
Da lì ho raggiunto un luogo ancora più remoto, il monte Minobu: il luogo dove sono conservate le ceneri mortali di Nichiren Daishonin; ho praticato sulle montagne che hanno fatto parte della fase finale della vita di Nichiren e qui ho avuto la possibilità di vedere molti dei Gohonzon e dei Gosho, le lettere da lui scritte ai suoi discepoli.
Ho dormito in un tempietto convertito ad hotel dove nelle camere da letto ti fanno trovare un televisore piccolo e un Gohonzon grande. E il giorno dopo ho fatto Gongyo all’alba, sulla tomba di Nichiren.
TATSUNOKUCHI
Ho poi raggiunto quella che un tempo era l’antica Tatsunokuchi, il luogo che più di ogni altro rappresenta la fede per me: su quella spiaggia (a poca distanza da Kamakura e da casa di Shijo Kingo, che è a pochi km da li), nel momento in cui Nichiren stava per essere decapitato, una stella cometa illumino a giorno questo luogo rivelando la sua natura di Buddha e salvandosi dalla decapitazione. È uno degli eventi della vita di Nichiren Daishonin che mi ha sempre appassionato. Oggi questo luogo è diventato un posto di villeggiatura, metà preferita dei surfisti del Giappone.
Se cerchi Tatsunocuchi su Internet oggi non trovi più la spiaggia dove Nichiren Daishonin fu portato per essere decapitato, ma un tempietto, costruito sulla prigione, in un caverna, dove invece fu portato dopo che manifestò la sua buddita, secondo chi crede. Il tempio ha preso il nome dall’antica spiaggia di Tatsunokuchi, che significa bocca di drago in giapponese, e che oggi è invece Enoshima una località turistica di punta del giappone.
Ho ripercorso a piedi il tragitto che Nichiren fece in quel giorno. È stato prelevato dalla sua dimora a Matsubagayatsu, oggi un quartiere di Kamakura, ha chiesto di fare una deviazione presso il famoso tempio dedicato al Bodhisatva Hachiman a Kamakura, che è oggigiorno pieno zeppo di turisti che ci vengono ancora a pregare.
La zona è piena di templi dedicati ad Hachiman, sono riuscito a risalire a quello di Nichiren grazie al guardiano del tempio che da 200 anni sorge sulla terra che un tempo era casa di Shijo Kingo, qui vicino.
IL VILLAGGIO DEI PESCATORI
Sono andato alla fine alla ricerca del luogo (oggi scomparso) dove un tempo sorgeva il villaggio di pescatori dove nacque Nichiren, ad Awa.
E poi sulle montagne a poca distanza da li, ma difficile da raggiungere, dove sorge il tempio Seicho-Ji dove Nichiren ha recitato per la prima volta il Daimoku.
CONCLUSIONI
E sapete qual è la cosa più bella: tutti questi luoghi sono liberi, gratuiti, e visitabili da tutti, a prescindere dalla fede. Io ho solo lasciato nel mio provato i luoghi di preghiera, dove comunque ti fanno entrare, se lo chiedi, per pregare ovviamente.
In questo viaggio, da Kamakura a Kyoto, sui luoghi della vita di Nichiren ho incontrato preti e fedeli di tanti buddismi diversi, tutti nessuno escluso, sono stati molto gentili e discreti, e dopo aver parlato con così tante persone ho capito che alla fine, non importa di quale corrente facciano parte, tutti i praticanti del buddismo di Nichiren fanno nel chiuso delle loro case le stesse identiche cose, recitano NamMyoHoRengeKyo, che pronunciano tutti alla stesso modo, davanti ad un Gohonzon, sforzandosi di essere la miglior versione di se stessi, quella illuminata.
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Grazie Damiano della condivisione del tuo bellissimo viaggio, nei luoghi della vita del Maestro Nichiren Daishonin 💖 Mi ha veramente colpito il modo in cui ne parli e li illustri, soprattutto parli del Dai - Gohonzon, di cui molti negano addirittura l'esistenza e che è stato arbitrariamente ed ingiustamente messo sotto sequestro dalla Nichiren Shoshu, mentre è destinato invece a tutta l'umanità. Importantissimo parlarne e non cancellarlo, dalle parole e dalla memoria, se vogliamo davvero che il messaggio del nostro Maestro Nichiren arrivi veramente a tutta l'umanità, non solo ad una parte. Pratico da 35 anni e sono un ex membro Soka Gakkai, da dieci anni pratico da indipendente e sono uscita dalla Gakkai proprio per la questione cancellazione Dai-Gohon zon. Mi dà una grande gioia e motivazione vedere un membro come te che ne parla e che condivide a cuore aperto questa bellissima esperienza 💖 Con rispetto e gratitudine 🙏 mi sento in itai doshin con te. Grazie 💖✨